
La torretta Pepoli prende il nome dal conte Agostino Pepoli (1848-1911) studioso, cultore del bello e mecenate che intorno al 1870 la fece edificare all’interno dell’attuale giardino del Balio, spazio e polmone verde della città. Nella Torretta, rifugio silenzioso per le sue meditazioni, il conte Pepoli accolse gli uomini di cultura del tempo e fra questi il letterato Ugo Antonio Amico, il musicologo Alberto Favara, il ministro Nunzio Nasi, il direttore della Biblioteca Fardelliana di Trapani Giuseppe Polizzi, l’archeologo Antonio Salinas, lo storico Niccolò Rodolico e tanti altri. La Torretta, dopo i lavori di restauro, è stata restituita alla comunità e alla pubblica fruizione come Osservatorio permanente di Pace e faro del Mediterraneo.